Martedì 10 e mercoledì 11 giugno, presso l’Hôtel Drouot di Parigi, sarà messa all’asta una collezione di monete d’oro. Un incredibile ritrovamento valutato due milioni di euro. Una collezione storica. Secondo BFMTV, una collezione di monete d’oro è stata ritrovata in una casa di Castillonnès, un villaggio nel nord del dipartimento Lot-et-Garonne. Un tesoro sigillato in un forziere – trovato in un ripostiglio disseminato di canne da pesca e attrezzi da giardinaggio, dietro un comune quadro di tela – contenente monete accuratamente etichettate e, inoltre, dieci sacchetti di stoffa contenenti ciascuno 172 monete d’oro da 20 franchi, l’equivalente di un lingotto. Il valore del ritrovamento: due milioni di euro.
La collezione numismatica da record: monete dal Principe Nero all’Esposizione Universale del 1889
Nel corso degli anni, il numismatico Paul Narce ha costruito una collezione“eccezionale sia per il numero che per le rarità che contiene”, afferma l’esperto Thierry Parsy. Le monete risalgono a tutte le epoche: si parte dalla Grecia, da Bisanzio e dalle Gallie, per proseguire con monete merovingie e provinciali, in particolare delle Fiandre e dell’Aquitania, tra cui sette monete del Principe Nero.
Oltre alle monete, la collezione comprende anche“capolavori dell’arte gotica”, tra cui“un superbo parigino d’oro” del regno di Filippo VI di Valois, e monete reali da Luigi XIII a Luigi XVI, tra cui 24 sterline d’oro del periodo costituzionale coniate dopo la sua morte nel 1793. Il proprietario possedeva anche una moneta d’oro da cinque franchi coniata in soli 40 esemplari per l’Esposizione Universale di Parigi del 1889.
Un tesoro che avrebbe potuto rimanere nascosto
Il ritrovamento di questa collezione ha richiesto una “paziente ricerca”. Senza un successore diretto, Paul Narce aveva conservato la casa di famiglia, non occupata dalla sua partenza. “È stato allora, grazie alle indicazioni di alcune persone che ne avevano sentito parlare, che è stata rivelata l’esistenza di questa collezione”, racconta l’esperto, nel documento di presentazione della prossima vendita, sotto il martelletto di Beaussant Lefèvre, all’Hôtel Drouot, sede dell’asta.
“Erano persone molto educate e modeste che vivevano in una casa normale a pochi passi dal municipio. Non avremmo mai pensato che“, ha dichiarato il sindaco del villaggio, Pierre Sicaud, al quotidiano Sud Ouest.