Avete un oleandro e ogni anno aspettate con impazienza la sua fioritura. Tuttavia, i suoi fiori sono rari, tardivi o meno abbondanti del previsto. È frustrante, soprattutto quando si sa quanto questa pianta possa essere generosa. Il mese di giugno è infatti un momento determinante. Un piccolo gesto, spesso ignorato, può trasformare radicalmente l’aspetto del vostro arbusto per tutta l’estate.
Perché il vostro oleandro non fiorisce quanto potrebbe
Molti giardinieri non lo sanno, ma l’oleandro, sebbene resistente, necessita di cure mirate in alcuni periodi chiave. A giugno, la pianta entra in una fase di crescita attiva. È qui che entra in gioco il trucco: la cimatura delle estremità.
La cimatura consiste nel rimuovere con le dita o con delle piccole cesoie i giovani germogli verdi all’estremità dei rami. Può sembrare un gesto insignificante, ma stimola la ramificazione. Più rami = più boccioli = più fiori. Troppi allori non vengono mai potati, e questo è un errore che ne limita notevolmente il potenziale.
Come potare per stimolare la fioritura
Aspettate che i giovani germogli raggiungano i 10-15 cm. Scegliete le estremità non ancora fiorite e pizzicate semplicemente con il pollice e l’indice le ultime due paia di foglie. Se preferite usare delle cesoie, assicuratevi che siano ben pulite per evitare qualsiasi contaminazione.
Questo gesto può sembrare controintuitivo: si ha l’impressione di ridurre la pianta, mentre in realtà si stimola la sua crescita fiorale. Una volta potato, il ramo produrrà due nuovi germogli, ciascuno dei quali potrà portare fiori.
Quando e quante volte farlo per un risultato ottimale
Il momento migliore rimane la prima metà di giugno, ma potete continuare fino all’inizio di luglio se il clima è mite. Una sola serie di potature può essere sufficiente, ma su piante giovani o poco fiorifere è possibile ripetere l’operazione una seconda volta tre settimane dopo.
L’importante è non potare mai un ramo che porta già boccioli, perché si rischia di ritardare o addirittura annullare la fioritura.
Consiglio bonus: innaffiate l’oleandro il giorno prima della potatura. Una pianta ben idratata reagisce meglio all’intervento e cicatrizza più rapidamente.
Cosa controllare dopo la potatura
Nei giorni successivi, i rami si divideranno in due. È possibile accompagnare questo processo con un concime per fiori ricco di potassio per favorire la fioritura futura. Ricordate anche di esporre bene la pianta al sole, indispensabile affinché esprima tutto il suo potenziale.
Un gesto semplice, ma raramente adottato
La cimatura rimane una pratica poco diffusa perché spesso considerata superflua o sconosciuta ai giardinieri dilettanti. Tuttavia, il suo impatto è visibile in poche settimane. Quest’anno provatela su una parte del vostro alloro: noterete subito la differenza.
E voi, avete mai provato a potare il vostro alloro? Condividete la vostra esperienza o le vostre domande nei commenti, sarò lieto di rispondervi.