Roser Gort consiglia di alzarsi e creare un ambiente favorevole al rilassamento invece di rimanere irrequieti. Dormire dopo una giornata di lavoro è un’attività attesa da molti, ma non sempre facile da realizzare. Ci sono notti in cui, nonostante la stanchezza fisica, il sonno non arriva. Questo fenomeno, comune nelle persone sottoposte a stress quotidiano, può essere dannoso se gestito in modo inadeguato. In un’intervista a La Vanguardia, Roser Gort, psicologa del sonno e ricercatrice presso la clinica del dottor Estivill, avverte che rimanere a letto senza riuscire a dormire può diventare controproducente. Secondo lei: “Se passi più di 20 o 30 minuti a letto e non riesci a dormire, quello che devi fare è alzarti e andare in un altro posto”.
Il letto, solo per dormire
Gort sottolinea l’importanza di associare il letto esclusivamente al sonno. Attività come leggere, usare il cellulare o riflettere a letto rendono difficile al cervello capire che quello spazio è destinato al riposo.
“Quando siamo svegli, quello che facciamo è pensare. Andate a pensare altrove. Il letto è solo per dormire, perché altrimenti vi sarà molto difficile fare l’associazione”, afferma.
Un esempio per capire il processo
Per illustrare questo concetto, Gort paragona la situazione a quella di un bambino con ADHD che passa da un’attività stimolante a una che richiede concentrazione.
Il brusco cambiamento di contesto rende difficile il controllo mentale. Qualcosa di simile accade quando una persona cerca di dormire subito dopo aver utilizzato il letto come spazio di intrattenimento.
Creare un ambiente rilassante fuori dal letto
Se non si riesce a dormire, la specialista consiglia di andare sul divano e creare un ambiente che favorisca il progressivo rilassamento del corpo.
A tal fine, suggerisce di utilizzare luci soffuse, preferibilmente calde e posizionate al di sotto della linea dello sguardo, poiché “una luce più bassa e calda trasmette al cervello il segnale che è ora di rilassarsi”.
In questo nuovo ambiente, è consigliabile svolgere attività tranquille come leggere o ascoltare musica rilassante, evitando schermi o stimoli intensi.
La chiave è non addormentarsi fuori dal letto, ma tornare a letto solo quando ricompare la naturale sensazione di sonno. “L’idea è quella di insegnare al corpo a rilassarsi progressivamente, senza forzarlo”, conclude.
Tecniche di rilassamento
Il portale MedlinePlus suggerisce alcune pratiche di rilassamento per favorire il riposo. Tra queste vi sono:
- Bere una bevanda calda senza caffeina.
- Ascoltare musica soft o un audiolibro.
- Contare mentalmente all’indietro partendo dal numero 300.
- Praticare la meditazione guidata.
- Eseguire esercizi di respirazione addominale.
- Rilassare consapevolmente i muscoli tesi.