Questo materiale ha una composizione chimica praticamente identica a quella del minerale che indeboliva Superman. In Serbia esiste un enorme giacimento che potrebbe essere sfruttato. La jadarite, il minerale noto per la sua sorprendente somiglianza chimica con la kryptonite dei film di Superman, non è più solo una curiosità geologica. Un recente studio condotto da un team del Museo di Storia Naturale di Londra è riuscito a identificare con precisione come si forma questo composto ricco di litio, fondamentale nella transizione energetica che l’Europa sta affrontando. La ricerca ha rivelato che affinché la jadarite si formi devono coincidere una serie di fattori molto specifici. È indispensabile la presenza di laghi alcalini, materiali vulcanici ricchi di litio e la trasformazione di minerali argillosi in strutture cristalline altamente insolite. Questo processo geologico, estremamente specifico, ha avuto luogo solo in una regione del pianeta: la valle di Jadar, in Serbia. “Come quando si prepara un dolce, tutto deve essere misurato con precisione affinché questo raro minerale si formi”, ha spiegato il ricercatore Francesco Putzolu, coautore dell’articolo pubblicato sulla rivista Nature Geoscience. “Ad esempio, se gli ingredienti minerali non sono adeguati o se le condizioni sono troppo acide o fredde, la jadarite non si forma”.
Una risorsa strategica per l’Europa
L’importanza di questa scoperta va ben oltre l’interesse scientifico. Se il giacimento di Jadar venisse sfruttato in modo efficace, l’Europa potrebbe coprire fino al 90% del proprio fabbisogno di litio per le batterie dei veicoli elettrici, un dato fondamentale in piena trasformazione energetica del continente.
A differenza di altre fonti come la spodumena, l’estrazione del litio dalla jadarite richiede meno energia, il che si traduce in un minore impatto ambientale. Questo fattore rende il minerale un’alternativa più sostenibile per l’industria tecnologica e automobilistica.
“Questo processo ci avvicina all’identificazione di altri possibili giacimenti, grazie alla comprensione delle condizioni di formazione in laboratorio”, ha affermato Robin Armstrong, anch’egli firmatario dello studio, in un comunicato ufficiale. Comprendere come si forma questo minerale eccezionale è un passo decisivo verso l’individuazione di nuove fonti che potrebbero trovarsi in altre zone del pianeta con condizioni simili.
Il litio è diventato una risorsa geostrategica. Il suo utilizzo nelle batterie per auto elettriche, nei dispositivi elettronici e nelle tecnologie di accumulo energetico lo ha posto al centro dello sviluppo industriale del XXI secolo. In questo contesto, il controllo delle proprie fonti di litio potrebbe dare all’Europa un vantaggio chiave rispetto ad altri attori globali.