Fine alla siccità e alle bottiglie di plastica: un inventore italiano crea un depuratore d’acqua che funziona senza elettricità

Un ricercatore ha realizzato un depuratore d’acqua portatile, facile da montare, che non richiede energia esterna ed è progettato per essere semplice da usare. Si prevede che la siccità tornerà quest’estate, nonostante le piogge primaverili. Per combatterla esistono una serie di invenzioni, come una che produce 25.000 litri al giorno grazie al sole e all’aria o un’altra che riduce il consumo di questo liquido in casa di oltre il 50%. A questi si aggiunge un nuovo e innovativo invenzione che purifica l’acqua senza utilizzare elettricità e che elimina anche le bottiglie, rappresentando una soluzione interessante per combattere l’accesso all’acqua potabile, una grande sfida a livello mondiale. Ideato da Salvatore Ferrante, ricercatore dell’Università Italiana Iuav di Venezia, si tratta di un depuratore d’acqua portatile e abbastanza semplice da usare, candidato al prestigioso premio James Dyson Award. Ferrante spiega in un comunicato che l’ispirazione per realizzare questo progetto gli è venuta mentre cercava “un argomento di tesi che potesse avere un impatto significativo sulle persone o sulle comunità che affrontano difficoltà o situazioni di emergenza”. Durante la sua ricerca ha identificato la mancanza di accesso all’acqua potabile come uno dei problemi più critici, soprattutto nei paesi in via di sviluppo o nelle zone colpite da calamità naturali, e ha iniziato a studiare il mercato dei depuratori per creare una soluzione che rispondesse a questa esigenza.

Non utilizza elettricità

La caratteristica principale di questa invenzione è che non utilizza elettricità. A differenza dei depuratori convenzionali che utilizzano solo la gravità per muovere l’acqua, questo impiega un motore solare o una manovella.

Ferrante sottolinea sul sito web del premio che con questi meccanismi è possibile generare la pressione necessaria all’interno per eliminare efficacemente le impurità, garantendo così acqua potabile. Per la progettazione di questo dispositivo, il ricercatore ha analizzato i depuratori esistenti.

Ha quindi identificato i punti critici e il potenziale di ciascuno dei sistemi. Il ricercatore indica che inizialmente non si è concentrato sui filtri a membrana, ma ha provato alternative come i filtri biologici a sabbia, la purificazione con raggi ultravioletti e la clorazione.

Ma con il tempo si è reso conto che i filtri a membrana semipermeabili offrivano la migliore combinazione di qualità dell’acqua, funzionalità e portabilità, quindi alla fine si è concentrato su di essi.

Con l’introduzione del suddetto motore a energia solare o della manovella, ha scoperto che è possibile ottenere una maggiore pressione, che permette all’acqua di passare attraverso membrane più sottili di quelle normalmente utilizzate.

E il risultato “è un’acqua più pulita”. Una volta definito questo aspetto, il ricercatore italiano si è concentrato sul rendere la sua invenzione facile da usare per chiunque, senza bisogno di una formazione precedente.

L’ha anche progettata per essere compatta e facile da trasportare. Il funzionamento di questa invenzione è davvero semplice. Il sistema include un contenitore estensibile a soffietto che funge anche da imballaggio per gli altri componenti.

Una volta aperto il coperchio, e mentre il contenitore è ancora piegato, è possibile estrarre i diversi componenti. È dotato di un filtro che si fissa alla base del contenitore tramite una guida scorrevole o una bottiglia pieghevole.

Quest’ultima viene utilizzata per immagazzinare l’acqua purificata. Il sistema include un tubo per convogliare l’acqua dal contenitore principale al filtro e un motore che si ricarica con energia solare e funge da pompa.

Inoltre, dispone di una manovella manuale che può essere utilizzata nel caso in cui il motore non possa essere ricaricato. Il ricercatore indica che per assemblare il sistema è sufficiente espandere il contenitore a soffietto.

Successivamente, è necessario fissare il filtro alla base, collegare un’estremità del tubo alla parte superiore del filtro e l’altra all’interno del contenitore. A questo punto, basta scegliere tra la pompa solare o la manovella per pompare l’acqua affinché scorra attraverso il tubo.

Questi meccanismi servono anche a generare la pressione necessaria per passare attraverso la membrana del filtro, garantendo un’efficace purificazione, secondo il suo creatore.

Perfezionare il sistema

Come spiega Salvatore Ferrante, la sua invenzione è stata progettata specificamente per risolvere i problemi critici dei sistemi esistenti. Si tratta di un dispositivo in grado di purificare l’acqua senza bisogno di fonti di alimentazione esterne.

Pertanto, egli sottolinea che si tratta di una soluzione ideale per situazioni di emergenza o per zone prive di elettricità. Il ricercatore sottolinea inoltre che la maggiore pressione esercitata dal motore solare o dalla manovella consente all’acqua di penetrare in membrane con pori più piccoli di quelli normalmente utilizzati.

Ciò consente una “rimozione più completa dei contaminanti”. Inoltre, il contenitore è progettato per essere leggero, facile da trasportare e intuitivo da usare, “garantendo la sua praticità in condizioni difficili”.

Guardando al futuro, Ferrante ha le idee chiare su quali siano i prossimi passi da compiere: definire più dettagliatamente il progetto di tesi specificando alcuni componenti tecnici.

Ad esempio, spiega che è necessario determinare il tipo di motore elettrico da utilizzare come pompa e effettuare test per misurare la pressione esatta dell’acqua in uscita, sia con le pompe manuali che con quelle elettriche.

Ferrante sottolinea che questo aiuterà a definire la dimensione massima dei pori della membrana. Inoltre, ritiene che il sistema debba includere un componente per la pulizia del filtro, che generalmente avviene tramite un processo di controlavaggio.

“In futuro, spero di risolvere queste incertezze e di portare a termine il progetto, rendendolo utile per le persone o le comunità in situazioni estreme”, conclude il ricercatore italiano.