La frase che serve per dire «no» senza offendere e funziona sempre, secondo gli psicologi

Le persone interagiscono in diversi contesti sociali, come la famiglia, le istituzioni scolastiche e il mondo del lavoro. La costruzione dei legami richiede tempo e attraversa processi di cambiamento, in cui è importante sapere cosa significa essere assertivi e come dire no agli altri in modo corretto. Esiste infatti una frase magica che serve a dire no senza offendere. Le relazioni che all’inizio sembrano quotidiane e semplici possono trasformarsi in situazioni di stress quando non disponiamo degli strumenti necessari per gestirle adeguatamente. In questo senso, l’assertività è un’abilità essenziale per esprimersi con chiarezza, rispetto ed equilibrio emotivo. Lo psicologo Isaac Bayarri spiega nel suo sito web che il comportamento assertivo è l’espressione dei diritti e dei sentimenti personali. “Si tratta di una forma di comunicazione che permette alla persona di difendere i propri interessi, esprimere emozioni e stabilire dei limiti senza aggredire né essere aggrediti”, afferma. Inoltre, il professionista assicura che il comportamento assertivo si colloca tra due estremi: il passivo e l’aggressivo. Mentre il comportamento passivo implica la rinuncia ai propri diritti e la sottomissione agli altri, quello aggressivo è caratterizzato dall’imposizione e dalla critica verso l’altro. L’assertività, invece, cerca l’equilibrio: la persona assertiva rispetta se stessa e anche gli altri. Secondo Bayarri, l’assertività è un’abilità che può essere appresa e coltivata. «Non si tratta di una qualità innata, ma di uno stile di comunicazione che combina rispetto, fermezza ed empatia», afferma.

Come dire no senza offendere

È fondamentale e necessario imparare a dire «no» senza sensi di colpa, a esprimere le nostre idee senza paura e a difendere i nostri diritti senza aggredire, per costruire relazioni sane ed equilibrate. “Praticare l’assertività non solo migliora la comunicazione, ma rafforza anche la nostra autostima, ci protegge emotivamente e ci permette di vivere con maggiore autenticità”, sostiene Isaac Bayarri. Inoltre, sottolinea che essere assertivi non significa avere sempre ragione o imporsi sugli altri, ma essere in grado di esprimere ciò che si pensa, si prova e si desidera senza sottomettersi o aggredire.

Come sono le persone assertive?

Secondo il Centro di Psicologia di Madrid, le persone assertive sono caratterizzate da onestà, capacità di ascolto, responsabilità emotiva e disponibilità al dialogo. «Hanno relazioni più sane, si sentono più soddisfatte di sé stesse e tendono a ricevere l’apprezzamento di chi le circonda», affermano le autorità.

Inoltre, sostengono che l’assertività rafforza l’autostima e riduce lo stress. Essere in grado di dire “no” quando qualcosa non ci conviene, senza provare senso di colpa o paura, ci dà libertà e ci protegge dall’esaurimento. “Agendo in modo assertivo, indipendentemente dal risultato, si genera una sensazione di coerenza interiore e benessere emotivo”, affermano.

Come imparare a dire no?

Uno degli aspetti più difficili della comunicazione assertiva è imparare a dire “no” quando è necessario. Si tratta di un’abilità essenziale che permette di godere di relazioni più sane, responsabili e sincere. In particolare, la frase con cui farai sempre bella figura è: “Ti capisco, ma preferisco non impegnarmi”, vedrai che funziona sempre e non ti sentirai in colpa per aver rifiutato di fare qualcosa. L’American Management Association propone una serie di strategie pratiche per riuscire a dire no senza sentirsi in colpa o generare conflitti inutili. Il primo passo consiste nel stabilire dei limiti interni chiari. Si tratta di riconoscere ciò che possiamo e vogliamo fare e ciò che non vogliamo fare. “Riflettere in anticipo ci permette di prendere decisioni basate sulle nostre reali priorità e non sulla pressione sociale o sulla paura di deludere”, spiegano.

Una volta definito il limite, consigliano di esprimere il “no” con fermezza e serenità all’inizio della risposta per evitare ambiguità. Inoltre, raccomandano di accompagnare il rifiuto con un argomento oggettivo e breve come “ho un impegno improrogabile”, che fornisce chiarezza e riduce la possibilità che si insista. Un altro fattore importante è il linguaggio non verbale. A questo proposito, indicano che la coerenza tra le parole, il tono di voce e il linguaggio corporeo rafforza il messaggio. «Mantenere il contatto visivo, assumere una postura rilassata ma ferma ed evitare esitazioni sono segni di sicurezza», affermano i referenti dell’associazione.

I tipi di comportamento

Per creare legami rispettosi, è necessario conoscere e comprendere i diversi stili di comunicazione, le loro caratteristiche principali e gli effetti che ciascuno di essi produce.

Passivo

La persona con un comportamento passivo evita il conflitto, ma compromette il proprio benessere. Non esprime ciò che sente o di cui ha bisogno, si mostra compiacente e permette agli altri di decidere per lei. Secondo Bayarri, questo atteggiamento può provocare frustrazione, bassa autostima e sentimenti di invisibilità.

Aggressivo

D’altra parte, chi mostra un comportamento aggressivo impone i propri desideri senza considerare le emozioni o i diritti degli altri. Si usa un linguaggio autoritario che interrompe, ridicolizza o intimidisce.

Assertivo

Il comportamento assertivo visto in precedenza rappresenta l’opzione più equilibrata. La persona assertiva esprime chiaramente ciò che vuole, ha bisogno o prova, senza ferire né sottomettere. È in grado di dire “no” senza sensi di colpa, difendere le proprie idee con fermezza ed empatia e negoziare soluzioni in caso di disaccordo. Secondo il Centro di Psicologia, queste persone mantengono relazioni sane e soddisfacenti, godono di autostima, hanno controllo emotivo e generano fiducia. Gli psicologi di Malaga sostengono che la vita quotidiana è piena di questioni che ci provocano un desiderio irrefrenabile di dire no, ma spesso resistiamo all’uso del potere di dirlo quando dovremmo farlo senza esitazione.

In questo senso, avvertono che per un senso di colpa o per paura di un confronto accettiamo più progetti, investiamo nelle priorità di qualcun altro o accettiamo di partecipare a feste che non ci piacciono.

Tecniche per dire no

Úrsula Calvo, sul suo sito web, spiega alcuni punti su come imparare a dire no:

  • Concentrati su ciò che senti
  • Esprimi il tuo punto di vista
  • Non rimandare la decisione
  • Non cercare di accontentare tutti
  • Non mostrarti costantemente disponibile
  • Goditi la tua libertà
  • Non impegnarti se non puoi

“Sii conciso, fermo e diretto. E, soprattutto, pensa prima a te stesso. Solo così potrai offrire il meglio di te agli altri”.