Sedazione cosciente
La sedazione cosciente è una tecnica anestesiologica che consente di indurre il paziente in uno stato di rilassamento e amnesia, mantendolo cosciente ma non facendogli provare alcun dolore.
Questa pratica consiste nella somministrazione di una miscela di ossigeno e protossido d’azoto per via endovenosa o inalatoria. Al paziente verrà messa una mascherina nasale con la funzione di assicurare una sensazione di completo rilassamento e un successivo senso di sonnolenza, senza che il paziente stesso perda mai coscienza però.
In questo modo lo stress, la paura e le preoccupazioni che possono precedere interventi di implantologia dentale si dissolvono, trasformandosi in una sensazione di rilassatezza.
Bisogna poi ricordare che, grazie al ricorso alla sedazione cosciente, il paziente riesce sempre a mantenere la capacità di respirazione autonoma, rispondendo a qualsiasi stimolo provocato e dando al dentista il supporto richiesto, se necessario.
Quando effettuare la sedazione cosciente?
Il ricorso a questa tecnica anestesiologica è consigliabile per chi si deve sottoporre ad operazioni di particolare rilievo, piuttosto invasive, ma anche a coloro che hanno un profondo timore del dentista, timore che non consente loro di prendersi cura del loro sorriso in modo adeguato.
Molte persone, infatti, si bloccano al solo pensiero di dover effettuare un trattamento dentale, il quale scatena in loro una vera e propria angoscia, finendo così per trascurare l’igiene orale e continuando a rimandare le cure necessarie per mantenere il loro sorriso in salute.
La sedazione cosciente serve perciò a tutti coloro che temono troppo il dentista per prendersi cura del sorriso, offrendo una soluzione semplice e indolore per avvicinarsi senza più paura alle cure odontoiatriche.
Come si esegue?
Prima di effettuare la sedazione cosciente, il professionista si documenta sulla storia clinica del paziente. Nel corso della valutazione verranno poi definite le tecniche chirurgiche più appropriate sulla base delle condizioni fisico-cliniche del paziente e verranno sempre monitorati i principali parametri vitali.
La sedazione cosciente può essere eseguita facendo ricorso a molteplici tecniche differenti. La più conosciuta ed utilizzata consiste nell’uso di un ago cannula, che viene inserito endovena, attraverso il quale si somministrano i farmaci.
Si procede poi con l’inserimento di una miscela di protossido di azoto ed ossigeno. Il protossido è un gas che non viene metabolizzato dal nostro organismo e viene successivamente eliminato attraverso la respirazione.
Sedazione cosciente: raccomandazioni
Esistono delle precise raccomandazioni da tenere in considerazione dopo essere stati sottoposti ad un intervento in cui è stata effettuata la sedazione cosciente.
Bisogna ricordarsi di seguire scrupolosamente la terapia farmaceutica prescritta dal medico al fine di ritornare alla propria quotidianità in modo rapido e indolore. Eventuali gonfiori e dolori in seguito all’intervento sono quasi sempre inesistenti o poco frequenti.
Importante è poi stare a riposo fino al giorno seguente al fine di rimettersi del tutto. Evitare di mettersi alla guida o compiere attività che richiedono una determinata concentrazione e infine evitare assolutamente l’assunzione di alcolici.
Grazie alla sedazione cosciente anche i più timorosi potranno ritrovare il sorriso in totale serenità, superando una volta per tutte la paura del dentista.
DIAGNOcam
DIAGNOcam è un dispositivo innovativo che permette il rilevamento e la diagnosi delle carie allo stato precoce. Il principio su cui si basa è la trans-illuminazione con fibra ottica digitale. Questo strumento illumina il dente e permette con estrema facilità il riconoscimento e la formulazione della diagnosi di eventuali lesioni cariose.
La carie è una patologia che causa il danneggiamento del dente e del suo smalto e, se non curata, provoca danni e dolorose infiammazioni. Per questo è fondamentale l’attenzione e la cura quotidiana della salute della bocca, senza mai trascurare le buone abitudini di igiene orale.
Grazie a questa moderna tecnologia si garantisce un’elevata sicurezza in termini di diagnosi.
Essa sfrutta infatti la capacità del dente di essere attraversato da fasci di luce, fasci di luce che aiutano lo specialista ad individuare con massima chiarezza eventuali zone d’ombra del dente che l’occhio umano non sarebbe capace di vedere.
DIAGNOcam, oltre ad essere molto utile in fase di diagnosi, non presenta alcun rischio: non rilascia alcuna radiazione durante l’utilizzo, fornisce i dati in tempo reale in modo tale che lo specialista informi tempestivamente il paziente e infine riconosce molteplici forme di carie quali ad esempio quelle occlusali, interprossimali e secondarie.
Come funziona DIAGNOcam?
Il principio su cui si fonda DIAGNOcam è molto semplice: illuminando lo smalto del dente con una particolare luce il dentista è in grado di individuare le zone d’ombra sulle quali bisogna intervenire successivamente.
La diagnosi è immediata ed il paziente ha la possibilità di osservare direttamente sullo schermo del monitor lo stato di salute della sua bocca. Le zone più scure rappresentano infatti le lesioni cariose presenti all’interno del dente, che possono essere in fase iniziale o avanzata.
L’assenza di radiazioni e raggi X rende questo dispositivo estremamente sicuro e ideale per l’utilizzo anche su pazienti sensibili come bambini, donne in dolce attesa e persone con problemi di disabilità. Inoltre ci si può sottoporre anche più volte a questa tecnica senza incorrere in alcun rischio.
L’utilizzo di questo dispositivo consente di arrecare beneficio sia al paziente sia al dentista, che potrà individuare tempestivamente eventuali problematiche e, di conseguenza, il modo più indicato di risolverle. Così sarà ancora più semplice fornire una diagnosi precoce e precisa e proporre soluzioni mirate sulla base del problema rilevato.
Prevenire è fondamentale quando si parla di odontoiatria e grazie a DIAGNOcam sarà ancora più semplice farlo, intervenendo in modo rapido ed estremamente mirato in tutti i casi in cui questo si rivelerà necessario.
Sigillatura molari
La sigillatura dei denti è una procedura dentistica che viene raccomandata ai più piccoli al fine di prevenire la formazione delle carie.
Questo trattamento può essere effettuato non appena i denti da latte lasciano il posto a quelli permanenti. La sigillatura dei molari è consigliata infatti per prevenire lo sviluppo dei processi cariogeni in quanto la loro conformazione anatomica, caratterizzata da solchi e fessure, è il luogo ideale per l’annidamento e la proliferazione dei batteri.
Questi denti inoltre sono più esposti al rischio di carie in quanto sono molto difficili da pulire con spazzolino e soprattutto perché c’è poca autodetersione da parte della lingua e dei liquidi orali.
La sigillatura è una garanzia per la salute dei denti dei bambini, non è una pratica invasiva ed è assolutamente rapida ed indolore.
Quando eseguire la sigillatura dei molari?
L’età corretta per sigillare i molari è tra i 5 e i 7 anni poiché è in questo arco di tempo che spuntano i primi molari permanenti. I denti appena spuntati risultano particolarmente fragili e delicati quindi è opportuno intervenire il prima possibile per evitare sin da subito la formazione di placca e batteri.
Questa pratica consente di contare su una maggiore protezione di cui si beneficerà anche in età adulta. È da considerare inoltre un altro fattore molto importante per il quale questo trattamento è consigliato ai bambini in questa precisa fascia d’età: i denti molari compaiono in un periodo in cui si fa un elevato uso di alimenti zuccherati e dolci e pertanto è bene intervenire prima che la carie possa intaccare i denti appena formatisi.
I sigillanti hanno anche lo scopo di bloccare lesioni cariose iniziali: è stato infatti dimostrato che in presenza di sigillature di carie i batteri perdano la loro vitalità, arrestando così il processo carioso.
Come si effettua l’intervento?
La sigillatura dei denti, e più precisamente dei molari permanenti, è una procedura che non richiede né l’utilizzo di anestesia locale né del trapano. Si inizia pulendo la superficie del dente e, dopo aver isolato dai liquidi salivari il dente da trattare, si procede con l’applicazione del sigillante, una sostanza composta da resina fluida che va a coprire direttamente i solchi occlusali dei molari.
Si passa poi alla polimerizzazione del sigillante: la resina, irradiata da particolari lampade alogene, aderisce perfettamente al solco del dente. L’ultima fase consiste invece nel controllo accurato della sigillatura del dente: nel caso in cui si verificasse un sovrariempimento è necessario intervenire, eliminando gli eccessi di resina. Una volta induritosi, il sigillante dentale diventa un solido rivestimento di plastica che permette di masticare normalmente con il dente trattato, assicurando la prevenzione dello stesso dall’insorgenza della carie.
Sigillatura molari: effettiva durata
In genere le sigillature non sono permanenti, ma hanno una durata media di 18 mesi. Si consiglia tuttavia di fare delle visite periodiche di controllo ogni 6-12 mesi per verificarne l’integrità.
Vi sono poi alcuni fattori in grado di danneggiare maggiormente le sigillature. Ad esempio, la normale abrasione dovuta alla masticazione o alle manovre di igiene orale del soggetto può produrre l’usura del sigillante.
Il trattamento perciò può essere ripetuto nel tempo con la stessa procedura della prima volta, con l’obiettivo di impedire la formazione delle carie.
Sigillare i molari, infatti, è fondamentale per prevenire la formazione della carie e mantenere il sorriso bello e sano più a lungo.
Rigenerazione ossea
La rigenerazione ossea dentale è una moderna tecnica chirurgica che prevede l’incremento del volume osseo mancante grazie all’utilizzo di membrane associate a materiali di riempimento. Il fine è quello di ricreare il tessuto così da poter inserire impianti endossei. Questa tecnica viene praticata in casi particolari, ad esempio se il paziente presenta delle malattie parodontali, se in passato gli sono state fatte delle estrazioni dentali o se ha una carenza di osso mascellare.
La perdita o l’estrazione di un dente causano, oltre ad uno stato di profondo disagio, un processo di riassorbimento dell’osso che faceva da supporto alla radice del dente. Non essendoci più alcun sostegno anche la gengiva tende ritirarsi modificando i lineamenti del paziente e provocandogli malessere e imbarazzo.
Oltre alle problematiche legate all’estetica, l’assenza di osso causa complicazioni anche per quanto riguarda l’aspetto funzionale della masticazione.
Per ottenere un ottimo risultato in termini funzionali ed estetici bisogna prestare molta attenzione ai tempi della rigenerazione ossea. Bisogna posizionare l’impianto osseo nella stessa seduta in cui il dente viene estratto in modo tale da permettere una perfetta guarigione e una ripresa rapida. I tempi sono variabili: per l’arcata dentale inferiore sono all’incirca di 3 mesi mentre per quanto riguarda l’arcata superiore si allungano fino a 6 mesi.
Le tecniche di rigenerazione ossea dentale
Esistono svariate tecniche che consentono di ricostruire l’osso.
La più comune consiste nell’utilizzare un sottile strato, una membrana, che può essere riassorbibile e che accoglierà il materiale di riempimento osseo. La caratteristica della membrana è quella di essere modellabile, consentendo così di creare l’adeguato spazio di riempimento sia nell’arcata inferiore sia nell’arcata superiore.
L’assenza del dente e della sua radice infatti spesso fa sì che gli altri denti si allarghino a loro piacimento. È necessario pertanto ricreare lo spazio necessario all’inserimento dell’impianto osseo.
Un’altra tecnica che può essere utilizzata è l’autoimpianto, processo per il quale si preleva una parte di un osso del paziente, solitamente un pezzo di mandibola o di anca. Il vantaggio di questa tecnica risiede nel fatto che si tratta di osso autologo, ovvero preso dal proprio corpo, e pertanto in grado di rigenerarsi. Lo svantaggio invece è quello di dover effettuare un doppio intervento, che richiede tempi di riabilitazione lunghi.
L’altra possibilità prevede invece l’utilizzo di un osso di materiale sintetico, biocompatibile, che verrà successivamente inglobato dall’osso naturale del paziente. Tale intervento è più semplice, ma presenta alcuni rischi legati alla successiva irrorazione del sangue.
I materiali utilizzati
I materiali che vengono utilizzati per la pratica della rigenerazione ossea sono totalmente naturali e vengono tollerati in modo ottimale dal paziente. Durante l’intervento si inseriscono materiali ossei di riempimento in modo tale da formare un nuovo tessuto osseo. Questi materiali naturali garantiscono una perfetta riuscita dell’operazione.
Si tratta di interventi resi estremamente efficaci dalla moderna tecnologia utilizzata, che permettono una perfetta riabilitazione delle funzionalità del viso, restituendo al paziente la sicurezza e il sorriso perso da tempo.
Tale tecnica costituisce un’alternativa agli impianti zigomatici, che prevedono il caricamento degli impianti direttamente sugli zigomi nella stessa seduta e pertanto non richiedono lunghe attese.
Ritrovare il sorriso anche se si ha poco osso è possibile: basterà affidarsi ad un professionista esperto per trovare la soluzione più indicata sulla base delle proprie necessità.
Igiene e prevenzione dentale
Un’accurata igiene orale è fondamentale per prevenire determinate patologie e per mantenere la bocca in salute. Evita infatti l’accumulo, ma soprattutto la formazione, dei batteri e della placca che possono causare problematiche fastidiose come la gengivite, l’alitosi, la carie e la malattia parodontale.
Fondamentale per assicurare un’ottima igiene orale è la combinazione tra gli strumenti dedicati e il loro corretto utilizzo. Bisogna essere coscienti, infatti, che le condizioni di salute della bocca influenzano in modo particolare tutto l’organismo.
Gli strumenti da utilizzare quotidianamente e con estrema accuratezza sono: lo spazzolino manuale, lo spazzolino elettrico, lo scovolino e il filo interdentale. La placca batterica è quasi invisibile all’occhio umano e proprio per questo bisogna porre ancor maggior attenzione alla sua rimozione.
Come si devono utilizzare gli strumenti per un’adeguata igiene orale
Vediamo nello specifico come devono essere utilizzati i singoli strumenti.
Spazzolino manuale: è consigliabile iniziare a spazzolare i denti dal fondo della bocca procedendo verso il lato opposto. Il movimento deve essere sempre verticale, ovvero dalla gengiva verso il dente. È necessario inoltre spazzolare la lingua e l’interno delle guance, le principali aree in cui si depositano i batteri.
Spazzolino elettrico: per utilizzarlo correttamente è necessario posizionare la testina sul dente e scorrere lungo tutto il bordo gengivale in direzione orizzontale, soffermandosi per un paio di secondi su ciascun dente. È consigliabile sostituire la testina ogni 3 mesi circa per garantire sempre un’accurata igiene dentale.
Scovolino: bisogna inserire negli spazi interdentali la setola, inclinandola leggermente dal basso verso l’alto per l’arcata inferiore e dall’alto verso il basso per l’arcata superiore. Una volta inserito lo scovolino deve essere fatto scorrere orizzontalmente, con delicatezza.
Filo interdentale: è necessario tagliare un segmento di filo della lunghezza di 30-40 cm, avvolgere le estremità intorno al dito medio e afferrare il filo stesso con pollici e indici. Premere leggermente il filo nella fessura e farlo scivolare verso il basso; così il filo interdentale, con un movimento deciso ma delicato, andrà a rimuovere la placca.
La detartrasi: un alleato per la tua igiene orale
Il tartaro si forma a causa dell’accumulo di depositi minerali intorno al dente. Ha una forza di adesione tale da non poter essere rimosso con il semplice utilizzo dello spazzolino, sia manuale sia elettrico, ma solo con gli appositi strumenti utilizzati dal dentista. Inoltre, i batteri che si depositano nel tartaro e nella placca dentale producono dei residui che possono provocare dolorose infiammazioni gengivali.
La detartrasi è la tecnica di rimozione del tartaro e della placca batterica. È necessario perciò sottoporsi a sedute di igiene orale professionale per un’adeguata eliminazione di tutti i residui batterici. Il dentista può effettuare la rimozione con metodo manuale o ad ultrasuoni.
La detartrasi sottogengivale è necessaria per prevenire pericolose malattie parodontali, che possono provocare la piorrea, una patologia infiammatoria che colpisce il parodonto, ovvero l’apparato di sostegno delle gengive, e che può portare alla perdita dei denti stessi.
All’igiene orale domestica da effettuarsi dopo ogni pasto, o quantomeno dopo i principali della giornata, va abbinata la pulizia dentale professionale da effettuarsi presso lo studio del dentista di fiducia con regolarità, con una frequenza da valutare in base alle esigenze specifiche di ogni singolo paziente e comunque al massimo annuale.
La detartrasi è una pratica dolorosa?
La risposta a questa domanda può variare in relazione alle condizioni del paziente. Se quest’ultimo si sottopone regolarmente a sedute di igiene dentale professionale il dolore sarà impercettibile, al contrario se si sottopone raramente a queste pratiche sentirà maggior dolore e fastidio.
I segreti della prevenzione dentale
I segreti per avere una bocca in salute e curata non sono tanti, ma bisogna sempre rispettare i passaggi fondamentali per una buona igiene dentale.
È necessario non fare un eccessivo uso di zuccheri che provocano la proliferazione di batteri cariogeni, i quali vanno ad attaccare la salute e lo smalto dei denti.
È inoltre fondamentale spazzolare i denti principalmente dopo i pasti, almeno tre volte al giorno per circa 3-4 minuti. Di particolare importanza è il metodo con cui bisogna spazzolare i denti: bisogna compiere un movimento che parte tra la gengiva e la base del dente procedendo verso il basso, iniziando dal fondo della bocca.
L’uso del filo interdentale è poi utile per eliminare i residui dei batteri che si annidano tra i denti, zone in cui lo spazzolino non riesce ad arrivare. Infine può essere d’aiuto anche utilizzare il dentifricio a base di fluoro, che rende lo smalto più resistente e lo protegge dagli acidi presenti nei batteri cariogeni.
Prevenire è fondamentale per mantenere il proprio sorriso bello e sano a lungo. Per questo è così importante prendersene cura prima a casa e poi dal dentista.
Ortodonzia
L’ortodonzia (dal greco “ortos”, dritto e “odontos”, dente) si occupa dello studio e della correzione di alcune difformità della struttura dentale. Le malocclusioni non curate infatti possono causare problemi inerenti respirazione, fonazione o masticazione.
Tale branca dell’odontoiatria riguarda sia gli adulti sia i bambini in quanto si occupa del riallineamento dei denti di grandi e piccini.
Le malocclusioni possono essere causate principalmente da due categorie di problematiche:
Problematiche ereditarie: fra queste problematiche possiamo annoverare l’affollamento dentario, le agenesie (ovvero la mancanza di uno o più denti dalla nascita), i diastemi interdentali e altre problematiche ereditarie. Queste problematiche genetiche sono causate dallo sviluppo della struttura facciale e sono risolvibili con semplici procedure ortodontiche.
Problematiche ambientali: l’uso prolungato del ciuccio o il prolungato succhiarsi il dito, ma anche il posizionamento della lingua o atipicità scheletriche.
I trattamenti ortodontici
Il processo ortondontico si divide in varie fasi di trattamenti, con una fase preventiva, una fase d’intercettazione del problema e infine il trattamento tramite apparecchio dentale, o, più tecnicamente, con ortodonzia fissa e conseguente contenzione (il filo metallico inserito dietro all’arcata dentale per mantenere dritti i denti).
Grazie alle tecnologie all’avanguardia di cui disponiamo siamo in grado di analizzare in modo estremamente approfondito ogni situazione per poter poi intervenire nel modo più efficace per restituire un sorriso armonioso ed equilibrato a chi l’aveva perso, senza disagi o sacrifici.
L’ortodonzia per adulti
L’ortodonzia per adulti è stata oggetto di ampi dibattiti. Negli ultimi anni, però, è cambiata la concezione stessa di ortodonzia: l’età media si è innalzata ed è cresciuta la cura e l’attenzione rivolta al proprio sorriso rispetto al passato, anche grazie ai nuovi macchinari e a procedimenti di ultima generazione che consentono di intervenire più efficacemente sui pazienti adulti.
È compito dell’ortodontista capire fin dove può operare per ottenere il risultato migliore: stabilire quali siano gli obiettivi raggiungibili e comprendere se siano di tipo esclusivamente estetico oppure anche funzionale.
Le moderne tecnologie consentono di ottenere ottimi risultati senza fastidi e disagi legati all’utilizzo dell’apparecchio tradizionale, per un risultato davvero all’altezza delle aspettative.
L’ortodonzia nei bambini
L’ortodonzia oltre al mantenimento e al ripristino delle arcate dentali si occupa di attuare un processo di rinnovamento dell’intero apparato stomatognatico. In età infantile questo processo è di più semplice attuazione.
L’ortodonzia intercettiva, ad esempio, può intervenire più efficacemente durante la crescita, tra i 5 e i 9 anni, permettendo uno sviluppo equilibrato dei denti. Può essere importante poi ricorrere alla collaborazione con altri esperti come i logopedisti, che possono completare del tutto la correzione. Il trattamento intercettivo facilita poi le procedure di allineamento dentale con apparecchi di tipo fisso.
Uno studio accurato della diagnosi è quindi la base di partenza per un piano di cure corretto. Importante è anche prevenire le cattive abitudini, come l’uso del ciuccio oltre i 3 anni o l’uso del biberon dopo i 5 anni d’età. Nei più grandi sono da considerarsi negative anche abitudini come quella di mangiarsi le unghie e mordere costantemente penne e altri oggetti.
Tutti questi accorgimenti possono prevenire o ridurre tutte le problematiche che l’ortodonzia ha il compito di correggere.
L’apparecchio Invisalign: l’innovazione in campo ortodontico
Quando si pensa agli apparecchi si ha l’idea che siano scomodi, antiestetici e che possano provocare imbarazzo. Adesso però non è più così: le soluzioni più invasive hanno lasciato spazio a soluzioni più discrete. Gli apparecchi di oggi, sia fissi che mobili, sono poco invasivi e si adattano perfettamente alla conformazione della bocca del paziente.
Una delle tipologie di apparecchio conosciute più discreta è l’apparecchio invisibile Invisalign. Quest’ultimo è trasparente e sostanzialmente invisibile, oltre ad essere poco fastidioso in quanto consente di lavarsi quotidianamente i denti senza difficoltà e senza l’ imbarazzo provocato da un apparecchio tradizionale.
Invisalign consente di allineare i denti con delle mascherine trasparenti pensate appositamente per il paziente, senza alcuna controindicazione. Nello specifico Invisalign è molto utile per la correzione di:
Morso aperto
Morso crociato
Spazi fra i denti
Affollamento dentale
Morso profondo
Morso inverso.
L’apparecchio Invisalign è un’ottima soluzione per riallineare e raddrizzare i denti ed è ideale soprattutto in età adolescenziale e adulta, quando alla necessità di modificare le arcate dentali durante il loro sviluppo si aggiunge il desiderio di ritrovare il piacere di sorridere, senza l’imbarazzo dell’apparecchio tradizionale.
Perché tutti meritano di ritrovare un sorriso armonico ed equilibrato grazie ad una soluzione ortodontica modellata sulla base delle loro specifiche esigenze e necessità.
Cure Parodontali
La parodontite (conosciuta comunemente come piorrea) è una malattia che colpisce inizialmente le gengive fino ad arrivare ad intaccare poi il sostegno del dente vero e proprio. Il parodonto infatti, costituito dalla gengiva, dal cemento radicolare e dall’osso alveolare di sostegno, è soggetto ad infiammazioni batteriche.
Le cure parodontali sono fondamentali per assicurare supporto e solidità ai denti: senza i debiti accorgimenti il rischio è quello della distruzione dei tessuti e della successiva caduta dei denti stessi. Queste cure – se la parodontite è diagnosticata tardivamente – possono essere molto invasive e, nei casi più gravi, non sono attuabili.
Per questo sono molto importanti un’igiene orale accurata e una diagnosi precoce del fenomeno al fine di un intervento tempestivo e della prescrizione delle cure parodontali più adeguate.
Le cure parodontali: la soluzione a molteplici problematiche
Le malattie parodontali, generalmente, sono determinate sia da alcune cattive abitudini per quanto riguarda l’igiene orale sia dalla predisposizione del paziente (le persone affette da diabete o dal morbo di Chron sono particolarmente predisposte).
Il primo stadio del processo infiammatorio è infatti causato principalmente dalla placca dentale accumulatasi. La placca dentale è una patina batterica che si deposita sui denti dopo i pasti: con una corretta pulizia dentale è possibile evitare il suo accumulo e la conseguente gengivite che quest’ultimo può provocare.
Si può notare, in questa prima fase, il sanguinamento delle gengive anche con uno spazzolamento delicato e la comparsa di arrossamenti anomali. Una gengivite trascurata può poi trasformarsi in una parodontite e necessitare di cure parodontali specifiche.
La parodontite, che colpisce più della metà della popolazione adulta, è caratterizzata, oltre che dai sintomi della gengivite, anche da alitosi, gonfiore delle gengive e, nei casi più gravi, dalla comparsa di spazi tra i denti e di recessioni gengivali che espongono le radici del dente.
Una gengivite non curata può portare alla comparsa di “tasche parodontali”, dei veri e propri solchi gengivali. All’allontanamento della gengiva dal dente segue anche il riassorbimento dell’osso che crea tasche ossee in cui si accumula più facilmente la placca, che diventa poi tartaro una volta calcificata.
Come prevenire la parodontite?
Per prevenire la parodontite è indispensabile prestare la massima cura alla propria igiene orale, utilizzando regolarmente spazzolino e filo interdentale. I fumatori hanno più possibilità di incorrere nella parodontite, ma anche stress e tensioni psicologiche, che abbassano le difese immunitarie del paziente, possono influire sulle malattie parodontali.
È sempre importante poi fare visite approfondite con costanza: costanti check-up permettono di identificare precocemente i sintomi e optare per terapie meno invasive e più efficaci.
Cure parodontali: le terapie più diffuse
L’obiettivo del dentista è quella di curare la parodontite evitandone la recidività. La terapia è quindi pensata principalmente per trattare il problema nel suo complesso, personalizzando le procedure su misura delle esigenze di ogni paziente.
Inizialmente si procede con il livello di placca sopragengivale (quella che il paziente gestisce con una corretta igiene orale) e della placca sottogengivale.
Se sono presenti delle formazioni di tartaro, uno specialista attuerà un trattamento di detartrasi, atto a rimuovere sia la placca che i depositi di tartaro sopragengivali. Per tale procedura vengono utilizzati sia strumenti manuali che meccanici e, a volte, sono necessarie più sedute.
Per eliminare il tartaro sottogengivale, invece, si usa il trattamento di levigatura radicolare (conosciuto anche come curettage dentale o raschiamento).
La levigatura radicolare è una delle tipologie di igiene orale professionale meccanica, con cui si leviga la radice dei denti. È una pulizia profonda che rimuove la placca batterica e il tartaro accumulato nelle tasche parodontali. La levigatura radicolare è effettuata con degli strumenti metallici, chiamati curette, che permettono di pulire bene il dente arrivando in profondità.
Se le tasche sono troppo profonde, è però necessario un intervento parodontale.
Nell’intervento parodontale, che viene effettuato solo in casi di effettiva necessità, vengono aperte chirurgicamente le gengive per giungere sino alla radice del dente e ripulire la parte infetta. Grazie alla chirurgia parodontale si procederà poi con la rimozione delle tasche gengivali e ossee, individuando la soluzione più indicata sulla base delle reali esigenze del paziente.
Una volta risolte le problematiche parodontali vengono effettuati richiami periodici volti a mantenere a lungo nel tempo i risultati raggiunti.
È proprio questa fase di mantenimento infatti ad assicurare una lunga durata nel tempo di quanto raggiunto, per un completo benessere della bocca.
Estetica Dentale
Quando si parla di odontoiatria molte volte si pensa solamente all’aspetto conservativo, ma negli ultimi è stata prestata sempre più attenzione anche all’aspetto estetico. Molte sono le possibilità offerte in tal senso e nel nostro studio dentistico ci occupiamo di tutto ciò che riguarda l’estetica dentale, in particolare dell’applicazione delle faccette dentali e dello sbiancamento dentale professionale.
Grazie a queste tecniche sarà possibile ritrovare un sorriso brillante e naturale, in poco tempo e in totale relax.
Il sorriso è un biglietto da visita molto importante e per questo è giusto valorizzarlo al meglio. Un brutto sorriso infatti può causare disagi non solo a livello estetico e nel nostro studio ci occuperemo di eliminarli definitivamente.
Per chi ha già sofferto troppo a causa dell’imbarazzo provocatogli dai difetti del suo sorriso è molto importante trovare soluzioni poco invasive dall’elevato impatto estetico in grado di eliminarli efficacemente in modo rapido e indolore.
L’emblema dell’estetica dentale: le nostre faccette dentali
Le faccette dentali sono indubbiamente una delle proposte più interessanti in termini di odontoiatria estetica.
Quando si parla di faccette dentali è molto importante scegliere un prodotto che sia resistente seppur impercettibile e garantisca un risultato estremamente naturale. Le nostre faccette dentali artigianali in disilicato di litio, fino a tre volte più resistente della normale ceramica, sono estremamente solide e durature ma anche impercettibili in quanto il loro spessore è pari a quello di una lente a contatto.
Per renderle assolutamente naturali poi le abbiamo armonizzate con i tratti del viso, per un risultato davvero unico.
Quali problematiche risolvono le faccette dentali?
Le faccette dentali consentono di risolvere in modo efficace molteplici inestetismi quali ad esempio diastemi, macchie dello smalto, macchie dovute a fumo di sigaretta o cibo, denti corti, poco allineati, ma anche denti singoli, multipli, storti o inclinati.
In poche sedute sarà finalmente possibile ritrovare un sorriso perfetto e naturale, davvero a prova di scatto.
Perché tutti meritano di tornare a sorridere liberamente, senza più timori.
Brillantezza ai massimi livelli: lo sbiancamento professionale
Macchie dovute al fumo, al cibo e all’alcool: questi sono solo alcuni degli inestetismi che si possono rimuovere con uno sbiancamento dentale professionale. Per non danneggiare i denti e per garantire risultati di grande qualità abbiamo messo a punto varie tipologie di sbiancamento capaci di agire in profondità nel rispetto del dente.
Prima di intervenire con lo sbiancamento viene preventivamente fatta una detartrasi, per massimizzare i risultati. Viene poi effettuato lo sbiancamento con una procedura che sfrutta l’azione di agenti sbiancanti chimici ad alta concentrazione, potenziati da specifiche lampade, per un’azione davvero profonda e duratura.
Per sbiancare i denti solitamente viene utilizzato un gel a base di perossido di idrogeno al 35-38% c.a. che, esposto a particolari fonti luminose, si attiva liberando ossigeno.
Penetrando nella struttura del dente innesca reazioni di ossido-riduzione che scompongono le molecole delle macchie sino a renderle facilmente removibili.
L’intensità dello sbiancamento dentale e di conseguenza la nuova colorazione dei denti dipende dalla concentrazione del principio attivo e dal tempo di posa sui denti.
I risultati sono evidenti sin da subito e durano fino a due anni se si prestano le debite accortezze.
Un’altra opzione molto interessante è quella di utilizzare lo sbiancamento con il laser.
Gli effetti sono visibili immediatamente dopo la prima seduta e nei giorni successivi l’estetica del sorriso migliora ulteriormente, con i denti che appaiono visibilmente più bianchi.
Non ci sono però particolari differenze con il bleaching tradizionale che assicura un ottimo risultato ad un costo inferiore.
Fai tornare a risplendere il tuo sorriso, prenditene cura nel modo migliore e affidati a chi lo saprà valorizzare al meglio con l’estetica dentale.