Il ritrovamento, a cinque metri di profondità, potrebbe riscrivere la storia marittima di Barcellona e sospendere la costruzione del nuovo complesso di ricerca. Lo scorso 8 aprile, un team di Arqueòlegs.cat ha scoperto, nel cuore della Ciutadella del Coneixement, i resti di un’imbarcazione risalente al XV-XVI secolo. Il relitto, già battezzato Ciutadella I, misura dieci metri di lunghezza e tre di larghezza ed era sepolto sotto sabbia limosa fertile che ha conservato persino semi di nocciola e pigne intatte. Perché è così importante? Perché esiste un solo precedente simile nella capitale catalana: il Barceloneta I, localizzato nel 2008.
Ritrovamento archeologico sotto l’antico Mercat del Peix: perché è così singolare
In quei secoli, la zona era parzialmente inondata. Tuttavia, gli esperti sostengono che la nave “arrivò” lì e non affondò in quel punto preciso. L’intensa trasformazione del litorale, con i primi moli artificiali, e l’azione combinata delle tempeste e del fiume Besòs spiegano perché la spiaggia si sia rapidamente avanzata, seppellendo antichi canali navigabili.
“Barcellona è una città di pura archeologia; non tutti i giorni appare una nave del genere”, sottolinea Santiago Palacios, direttore degli scavi.
Date chiave e responsabili che parteciperanno alle ricerche sul relitto Ciutadella I
Gli scavi sono diretti da Palacios e dalla restauratrice Delia Eguiluz, sotto la supervisione del Servei d’Arqueologia de Barcelona (SAB). Queste sono le tappe previste:
- Aprile-maggio 2025: documentazione fotogrammetrica completa.
- Giugno 2025: estrazione pezzo per pezzo e trasferimento in depositi d’acqua.
- Luglio-agosto 2025: pulizia meccanica per eliminare sabbia e microrganismi.
- 2026-2028: sostituzione controllata dell’acqua con resine stabilizzanti.
Ti interessa saperne di più? Solo l’85% del sito è stato scavato, quindi potrebbero emergere nuove sorprese.
Come sarà il processo di estrazione e conservazione dell’imbarcazione medievale passo dopo passo
Il metodo scelto garantisce che il legno, concepito per vivere in un ambiente umido, non si crepi durante l’essiccazione. A grandi linee, il team seguirà queste fasi:
- Taglio modulare: separazione delle ordinate e delle travi in segmenti maneggevoli.
- Immersione continua: ogni frammento viene conservato in vasche con acqua trattata.
- Desalinizzazione lenta: cambio periodico dell’acqua per eliminare i sali senza tensioni.
- Impregnazione con polietilenglicole (PEG): sostituzione dell’acqua interna con polimeri.
- Essiccazione controllata: atmosfera regolata per prevenire deformazioni.
Pertanto, la “foto finale” della nave potrebbe richiedere tre o quattro anni, ma sarà fondamentale per esporla, forse, in un futuro museo marittimo. Inoltre, al di là del valore romantico, Ciutadella I può fornire:
- Informazioni sulle tecniche di costruzione tardo-medievali.
- Resti organici che aiutano a ricostruire diete e rotte commerciali.
- Dati sedimentologici che spiegano il rapido interramento del porto antico.
Di conseguenza, il ritrovamento dialoga con un momento decisivo: la transizione di Barcellona verso un porto moderno. Da qui l’insistenza degli archeologi affinché la nave “racconti la sua storia” prima di riprendere i lavori del campus di ricerca.