Samsung vuole tornare a puntare su Exynos. Non sarà una battaglia facile. Samsung ha bisogno di un piano per rendere nuovamente competitiva la sua fonderia di chip. Fonti coreane indicano che il gigante dell’industria degli smartphone sta lavorando al suo nuovo processore Exynos 2600, con l’obiettivo di installarlo nella serie Galaxy S26 il prossimo anno. Sarà il suo primo processore fabbricato con un processo a due nanometri, il che si traduce rapidamente in un rischio.
La corsa ai due nanometri
Sappiamo che Samsung sta elaborando da anni un piano per non rimanere indietro nella corsa ai due nanometri. Kye Hyun Kyung, direttore generale della divisione semiconduttori di Samsung, aveva previsto nel 2023 che la sua azienda avrebbe superato TSMC e gli altri concorrenti (Intel) nei prossimi cinque anni.
È qualcosa che avevano previsto anche in Intel. Ma, a meno di crisi geopolitiche a Taiwan e mentre la Cina lavora alle proprie apparecchiature di litografia UVE, TSMC sembra semplicemente imbattibile per ora. Samsung, Intel e TSMC inizieranno nel 2025 la produzione di massa di chip con processo litografico a 2 nm, ma i punti di partenza sono molto diversi.
Samsung continua ad avanzare, ma lentamente
Fonti coreane indicano che Samsung Foundry ha avviato la produzione di massa dei prototipi del chip Exynos 2600. Questo processore sarà fondamentale per Samsung: dovrà competere alla pari con la nuova generazione Snapdragon di Qualcomm e con l’Apple A19 Pro (se così si chiamerà), entrambi prodotti con la litografia a 2 nm di TSMC.
In Europa è fondamentale essere leader (o almeno all’altezza) nel settore dei semiconduttori per smartphone. Samsung non ha esitato a rinunciare ai propri processori quando le prestazioni non sono state sufficienti, arrivando persino a fare distinzioni artificiali tra i membri della sua famiglia S: nel 2023 gli S24 arriveranno con Exynos, il modello Ultra con Qualcomm.
Non è facile
Samsung ha raggiunto un rendimento per wafer del 50% per la sua litografia a 2 nm. Sono ancora lontani dal minimo necessario (70%) per renderne fattibile la produzione su larga scala, ma manca ancora più di sei mesi alla fine del 2025.
Da parte loro, sia Intel che TSMC hanno mostrato fiducia nella maturità dei loro nodi per entrare nella produzione di massa. Infatti, TSMC ha già messo gli occhi sulla litografia a 1,4 nm, prevista per il 2028. Samsung dovrà dimostrare che il suo
Non possono permettersi di perdere
Samsung sta perdendo denaro con la sua divisione semiconduttori. Fonti del Business Post Korea hanno riportato voci di una completa ristrutturazione della stessa, e alla fine del 2024 abbiamo appreso che Samsung Electronics aveva ritardato la consegna di alcune delle attrezzature chiave di ASML per il suo nuovo stabilimento di chip a Taylor, in Texas. Questo stabilimento è la carta vincente di Samsung per attirare i clienti statunitensi che non vogliono dipendere da Taiwan o dalla Corea.
Le fonti indicavano che le sue strutture non erano ancora pronte per ospitare i sistemi EUV, fondamentali per la produzione con processi litografici avanzati. Sia questo nuovo stabilimento che la litografia a 2 nm saranno fondamentali per consentire alla divisione Samsung di affrontare la situazione attuale. In un momento in cui la Cina sta promuovendo i propri nodi con SMIC e ASML deve affrontare restrizioni alla vendita delle sue macchine più avanzate, l’equilibrio industriale globale nel settore dei chip dipende da quanti attori saranno in grado di produrre con questo processo.
I passi per il futuro sono già stati fatti
Alla fine del 2024, Samsung ha effettuato il più grande cambiamento mai fatto al suo vertice. Si tratta di una mossa che ha messo in evidenza la posizione di Samsung sia nei semiconduttori che nei componenti chiave per competere con giganti come SK Hynix (memorie DRAM, NAND, HBM, ecc.), uno dei principali fornitori di memorie HBM per NVIDIA.
Per essere leader, Samsung ha bisogno di clienti e per attirarli deve recuperare la sua competitività. Non si tratta più solo di una questione tecnica o economica, ma anche geopolitica. Samsung non compete solo per gli acquirenti, ma anche per essere un partner strategico per l’Occidente, un’alternativa affidabile a TSMC. Con Google che punta su TSMC e abbandona Exynos, l’azienda ha bisogno di lanciare un messaggio forte: lanciare la sua famiglia S26 con un processore proprio.