Con l’arrivo delle alte temperature aumenta il numero di falsi installatori di condizionatori. La responsabilità di un’installazione può comportare sanzioni sia per il falso installatore che per il cliente. L’ondata di caldo che ha fatto schizzare alle stelle le temperature ha provocato un aumento della domanda di condizionatori e della loro installazione, un boom che arriva con una truffa che sta preoccupando l’Associazione Nazionale delle Imprese di Installazione e Manutenzione (ANIMA). L’associazione avverte che, dopo «le successive ondate di caldo in gran parte dell’Italia, si è verificato un effetto collaterale nel settore: un aumento dei casi in cui gli impianti di climatizzazione non vengono installati da aziende autorizzate». Il settore spiega che «la commercializzazione di apparecchi di climatizzazione nei grandi magazzini direttamente al cliente finale non esclude che la loro installazione, ad eccezione dei condizionatori portatili o dei mini condizionatori, debba essere eseguita da aziende autorizzate».
Gas fluorurati
“In applicazione della normativa che regola questo tipo di impianti (il Decreto Legislativo 192/2005 e successive modifiche), nonché del Regolamento UE 517/2014, che disciplina la commercializzazione e la manipolazione delle apparecchiature che utilizzano gas fluorurato come refrigerante, e la certificazione dei professionisti che le utilizzano”, sottolinea l’associazione.
I gas fluorurati, noti anche come gas F, sono composti chimici artificiali contenenti fluoro e utilizzati in diverse applicazioni industriali, in particolare nei sistemi di refrigerazione, negli impianti di climatizzazione e come agenti espandenti nelle schiume isolanti. Sono considerati potenti gas serra, con un impatto sul riscaldamento globale che può essere molto superiore a quello dell’anidride carbonica.
Ciò significa che un impianto di climatizzazione non affidabile può trasformare la truffa in un derivato, come le conseguenze sull’ambiente. Per questo motivo è molto importante la certificazione dei professionisti che li utilizzano e la definizione dei requisiti per gli impianti che svolgono attività che li emettono, al fine di evitare le emissioni nell’atmosfera dei gas fluorurati a effetto serra.
Non si tratta solo di montaggio
Si avverte che con il progresso delle tecnologie intelligenti, dell’efficienza energetica e delle normative ambientali, l’installatore professionista non si occupa più solo del montaggio degli impianti di climatizzazione.
L’installatore deve anche padroneggiare i sistemi automatizzati, le energie rinnovabili e le soluzioni di climatizzazione sostenibile. Aggiungono che, allo stesso tempo, «deve garantire la corretta manipolazione dei gas refrigeranti contenuti nelle apparecchiature e la corretta gestione dei rifiuti derivanti dall’attività di installazione, manutenzione o riparazione, attraverso gestori autorizzati».
Aziende autorizzate
In questo contesto, «è fondamentale che gli impianti di climatizzazione siano installati da aziende autorizzate, che garantiscano un servizio professionale, conforme alla legge e con tutte le garanzie di sicurezza ed efficienza», spiega Marco Nardi, direttore generale di ANIMA. «Il mancato rispetto di questo obbligo può comportare sanzioni economiche e problemi legali», aggiunge.
La legge stabilisce che è obbligatorio avvalersi di aziende e professionisti autorizzati per l’installazione, la manutenzione e la riparazione di apparecchiature contenenti gas fluorurati.
Fino a 20.000 euro
Di conseguenza, la vendita di impianti di climatizzazione senza informare il cliente che questi devono essere installati da aziende autorizzate può comportare una sanzione fino a 20.000 euro per il venditore e una sanzione simile che può essere inflitta al cliente che non dimostri debitamente che l’impianto acquistato è stato installato da un’azienda autorizzata.
ANIMA, nel suo lavoro di rappresentanza di migliaia di aziende autorizzate, avverte dell’obbligo di rivolgersi sempre a queste aziende per gli impianti termici, «soprattutto in questi periodi di forte domanda di impianti di climatizzazione, in cui proliferano persone senza autorizzazione o abilitazione che approfittano dell’ignoranza dell’utente finale in merito ai propri obblighi», sottolinea.
“L’azienda installatrice di impianti termici, inoltre, deve essere in possesso dell’abilitazione di azienda manipolatrice di gas fluorurati, così come il suo personale, per poter manipolare questo tipo di gas contenuto in un apparecchio di climatizzazione, dati che devono essere riportati nel modulo ufficiale che attesta che l’apparecchiatura è stata installata da un’azienda autorizzata”, conclude Nardi.