Scienziati del CERN trasformano il piombo in oro utilizzando il grande collisore di adroni

Sorprendente, ma vero. L’evoluzione tecnologica è tale che ciò che stiamo per raccontare potrebbe rappresentare una pietra miliare nella storia dei progressi scientifici. Un gruppo di ricercatori del CERN è riuscito a trasformare il piombo in oro durante l’esperimento ALICE nel Large Hadron Collider (LHC). Il tutto grazie alla fisica avanzata.

Come gli scienziati hanno trasformato il piombo in oro

I ricercatori hanno utilizzato nuclei di piombo accelerati a velocità super elevate, alla velocità della luce, causando intensi campi elettromagnetici. Alcuni nuclei di 82 protoni ne hanno persi tre, trasformandosi in nuclei d’oro con 79 protoni, un fenomeno rilevato dal Calorimetro di Grado Zero (ZDC) grazie alle forti interazioni subatomiche.

Il Grande Collisore di Hadroni ha prodotto quasi 90.000 nuclei d’oro al secondo nelle collisioni, lasciando un totale tra il 2016 e il 2018 di 29 pittogrammi, qualcosa di poco valore commerciale, ma fondamentale per comprendere la natura della materia stessa.

Questo progresso non mira a generare denaro, ma a compiere passi avanti nella conoscenza dell’evoluzione della dissociazione elettromagnetica, migliorando l’ingegneria degli acceleratori di particelle e dimostrando così che gli elementi possono trasformarsi in condizioni estreme, cosa nuova nella fisica attuale e che segna un prima e un dopo.

Ciò che è stato generato è di dimensioni microscopiche, ma è un progresso fondamentale, poiché gli scienziati hanno realizzato questo risultato con la conoscenza e la tecnologia e non con la magia, come facevano gli alchimisti alla ricerca della pietra filosofale. In questo modo, l’oro trovato non avrà valore economico, ma sì valore in termini di progresso scientifico, trasformando e comprendendo la forma della materia, adattandosi ai tempi contemporanei.