Un ragazzo di 17 anni muore sepolto dopo il crollo della buca che stava scavando su una spiaggia in Italia

Il ragazzo è rimasto intrappolato sotto la sabbia dopo che le pareti del pozzo che stava scavando insieme ai suoi fratelli sono crollate. Riccardo Boni, un giovane italiano di 17 anni, è morto giovedì pomeriggio dopo essere rimasto sepolto sotto la sabbia a causa del crollo delle pareti del pozzo che aveva scavato sulla spiaggia. Il tragico incidente è avvenuto a Marina di Montalto, sulla costa settentrionale del Lazio, mentre si godeva una vacanza con la sua famiglia, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera.

Tragedia in spiaggia: ragazzo di 18 anni muore sepolto vivo nella buca di sabbia

Il ragazzo aveva trascorso la giornata in spiaggia con i fratelli: avevano nuotato, mangiato e poi avevano iniziato a scavare una buca profonda un metro e mezzo. Poco dopo, Riccardo è entrato nella buca per continuare a lavorare dall’interno, ma la struttura ha ceduto. Secondo la ricostruzione dei fatti, il ragazzo è rimasto completamente sepolto, senza possibilità di chiedere aiuto o di respirare.

I suoi genitori stavano riposando sotto un ombrellone a una certa distanza. Notando l’assenza del ragazzo, hanno iniziato a cercarlo. È stato il fratello minore, di cinque anni, a indicare il punto in cui Riccardo stava scavando. Avvicinandosi, hanno trovato i suoi effetti personali e hanno confermato l’accaduto. Le urla hanno allertato i bagnanti, che si sono precipitati in aiuto.

Con la collaborazione dei bagnini di una spiaggia vicina, che hanno chiamato i soccorsi, e di altri bagnanti, il padre del giovane ha iniziato a scavare nella sabbia fino a quando ha finalmente localizzato il figlio, che non dava più segni di vita. Un’eliambulanza è atterrata sulla spiaggia e ha tentato di rianimarlo, ma non è stato possibile salvargli la vita. «Da fuori non si vedeva nulla. Il buco era scomparso. Tutti scavavano, ma la sabbia è pesante“, ha raccontato un testimone al suddetto giornale.

La famiglia, in stato di «shock»

Il personale sanitario ha dovuto assistere il padre di Riccardo, completamente sopraffatto dalla situazione. I soccorritori lo hanno trattenuto mentre gridava il nome del figlio in lacrime. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia di Tuscania, che hanno avviato un’indagine e hanno iniziato a raccogliere le testimonianze dei presenti. La famiglia, in stato di shock, non è ancora riuscita a fornire dettagli. Verranno raccolte anche le testimonianze dei soccorritori dei lidi vicini al campeggio dove alloggiavano.

Il corpo del giovane è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria, come disposto dalla Procura di Civitavecchia, che ha aperto un fascicolo per chiarire i fatti. Nelle prossime ore si deciderà se procedere con l’autopsia. La comunità di Montalto di Castro è rimasta profondamente colpita dalla tragedia. Il sindaco del comune, Emanuela Socciarelli, ha espresso il suo sgomento: «Eravamo tutti sconvolti; è stata una morte assurda. Non avevamo mai sentito parlare di qualcosa di simile. Ho visto che anche la polizia locale e i volontari della Misericordia accorsi sul posto erano commossi e angosciati. Non riesco a credere che sia morto lì sotto come un topo in trappola».